RACCONTO LA STORIA

EDITORIALE L'AMICO 2/2018

 

SOFFIA SPIRITO SANTO

SULL’EUROPA SFINITA

Detesto gli ottimisti ideologici, quelli che si ostinano a dire che le cose non vanno poi così male, anzi, vanno abbastanza bene. Ne ho visti tra i politici di ogni razza, tra persone che rivestono cariche istituzionali, sindaci, prefetti, funzionari di ministeri, frati, preti e monsignori. Una cattiva diagnosi produce sovente l’aggravamento della malattia o addirittura la morte del paziente.

L’Europa è malata. L’impegno dei suoi popoli dal 1945, la lotta di grandi uomini perché si realizzasse il sogno di un’Europa in pace, il lavorio prolungato per costruire solide istituzioni europee si è arenato. Le istituzioni hanno rallentato l’impegno, i cittadini si sono ammalati di anemia democratica e d’individualismo nichilista. Si avvicina alla nostra coscienza la nebulosa oscura del dubbio: siamo davvero liberi? Chi non si ferma a credere a quanto dicono i telegiornali teme che l’inchiesta del Congresso degli Stati Uniti su Facebook e la vicenda di Cambridge analytica rappresenti solo, come ha detto il garante della Privacy Antonello Soro, “la punta di un iceberg”. Si parla di condizionamenti via web dell’elettorato degli USA nelle ultime presidenziali e di quello britannico nel referendum sulla Brexit. La libertà di voto si basa sull’accesso alla conoscenza delle persone, dei fatti, dei problemi. Parlando di democrazia … l’Europa la sta perdendo?

La lotta massonica contro la definizione delle “radici giudaico – cristiane” dell’Europa in un preambolo di una Costituzione che non è più nata ha indebolito il corpo del continente. L’Europa libera, unita e democratica è nata sul sangue dei morti del conflitto mondiale e su sogni di libertà, non sullo spread tra i buoni del tesoro teschi e quelli italiani, non sui debiti delle banche pagati dagli Stati con le imposte dei cittadini, non sugli algoritmi che invadono la privacy domestica attraverso uno schermo che ci spia e schedano gli europei.

Le situazioni di morte si moltiplicano: la negazione della natura con l’indeterminazione del gender, il business immenso della chirurgia per il cambio di sesso, che ricadrà a beneficio dell’élite che possiede la sanità privata, ma anche gli omicidi – suicidi di coniugi e genitori incapaci di andare avanti senza sufficienti servizi pubblici in situazioni d’infermità e senilità, l’atrofia di politiche d’aiuto alle famiglie e d’incremento della natalità. Parallelamente i movimenti xenofobi e razzisti, le destre più becere e confuse crescono in molti paesi d’Europa, iniziando dall’Ungheria e da altri che solo da poco sono stati accolti nell’originaria comunità sorta sulla coscienza profonda dei dolori che vengono all’Europa dalla divisione.

Su quest’Europa sfinita da mancanza d’identità e incubi bui soffia lo Spirito di Dio, come sulle ossa calcinate viste da Ezechiele. La lezione biblica di Rosalba Manes c’introduce al mistero del Dio della storia che non dimentica l’uomo. Le ossa ridivengono un popolo vivo, in maniera analoga al simbolo dell’uomo d’argilla che prende vita per il soffio vitale di Jahvè nelle narici, nel racconto della creazione.

Il povero Ezechiele, già segnato dalla morte che gli ha rapito la moglie amata, è chiamato da Dio a profetizzare sulle ossa inaridite: “Ossa inaridite, udite la parola del Signore… ecco io faccio entrare in voi lo Spirito e rivivrete”.

La profezia non è mai mera esecuzione di ordini divini. Il Dio che ha mandato il suo Figlio nella carne di Adamo ed Eva, dopo la sua Pasqua e la Pentecoste “s’impasta” continuamente con la carne dei suoi fratelli, uomini e donne. Lo Spirito Santo nell’economia pasquale della salvezza s’impossessa dei rinati dall’acqua nell’unzione crismale che li identifica a Gesù glorioso. Uomini come Alcide De Gasperi, ricordato fin troppo sobriamente nel settantesimo della grande vittoria democratica del 18 aprile 1948, sono stati strumenti creativi del Dio di Ezechiele per una politica di pace e di rifondazione dell’umanesimo europeo dopo le oscenità stupide del nazismo e della sua ideologia. Alcide, come Schumann, Adenauer, Spaak e molti altri alitò ancora sui campi di battaglia insanguinati e sulle macerie delle città d’Europa lo Spirito del Dio della vita. Con milioni di cittadini desiderosi di vivere ancora lo trasformarono in progetti politici, in lavoro, in febbrile attività di ricostruzione. Non c’è energia maggiore del sogno per muovere la forza degli uomini e delle donne. Anche io ho un sogno, come Martin Luther King, Giuseppe Di Vittorio, Nelson Mandela, … che l’Europa dei cadaveri senza vita si trasformi ancora in popolo vivo. Per questo serve una nuova politica e una nuova evangelizzazione.

 

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(Fonte: L'AMICO DEL TERZIARIO)

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